M.CESTARI
Il linfedema è una patologia cronica, con andamento evolutivo e disabilitante, ed il fine della prevenzione primaria è proprio quello di impedirne la comparsa, sia sui consanguinei di pazienti affetti da linfedema primario, che nello stadio pre-clinico a rischio evolutivo, dopo intervento chirurgico per patologia oncologica con asportazione dei linfonodi regionali.
La prevenzione primaria prevede la valutazione clinica, la misurazione centimetrico-volumetrica e funzionale degli arti a confronto, il calcolo dell’BMI e l’analisi dello stato psicologico del paziente. Alla valutazione linfologica, segue la richiesta dell’esame linfoscintigrafico, che permette una valutazione anatomo-funzionale del sistema linfatico con la possibilità di identificare i pazienti a rischio di insorgenza dell’edema, quelli che presentano un rallentamento del flusso del radiotracciante, che possono così essere sottoposti ad un trattamento fisioterapico precoce.
M.CESTARI
Servizio di Riabilitazione Territoriale USLUmbria2 Terni - Centro PianetaLinfedema Terni
Il linfedema è una patologia cronica, disabilitante, con andamento evolutivo che richiede un team riabilitativo linfologico che prenda in carico in modo globale il paziente ed apra un progetto riabilitativo all’interno del quale, sia presente un corretto programma terapeutico personalizzato espressione di una precisa strategia terapeutica. Purtroppo il linfologo si trova frequentemente di fronte alle conseguenze di inappropriati percorsi riabilitativi, effettuati con spreco di risorse umane ed economiche, conseguenti ad una imprecisa valutazione clinica del paziente, dell’edema e del funzionamento della persona.
Cosa è necessario dunque evitare nel PDTA del linfedema?
Conti E, *Caldirola R., Bordoni M., Famoso L., Cestari M.
Centro Studi Pianeta Linfedema - Terni
*Azienda Socio-Sanitaria Territoriale di Lecco - Presidio Ospedaliero S.L. Mandic
Il bendaggio rappresenta un elemento fondamentale nel trattamento dell’edema linfatico degli arti superiori e inferiori e pertanto assume un ruolo sia da solo che associato a fisiokinesiterapia nell’ambito della terapia complessa decongestionante.
Durante il primo Congresso Nazionale ITALF (Terni, 4-5 Dicembre 2015) è stato presentato un primo studio sperimentale effettuato su 25 pazienti trattati con bende siliconate a corta estensibilità Cizeta medicali. A partire dal mese di luglio 2016 abbiamo iniziato la seconda parte dello studio con le nuove bende dotate di una maggiore siliconatura e differenti altezze.
Monica Bordoni, Marina Cestari, Eleonora Conti, Lucia Famoso
– Centro studi Pianeta Linfedema
Si monitorizzano tutti i pazienti di ogni età affetti da linfedema dell’arto superiore o inferiore, primario o secondario. Nessun paziente viene escluso dalla valutazione.
Il monitoraggio consiste di varie fasi di valutazione: all’inizio del trattamento, nella fase intermedia-finale e a distanza (follow-up).
La valutazione iniziale consiste nell’esame clinico-strumentale e successivamente in quello centimetrico-volumetrico degli arti a confronto, rapportata al peso corporeo, fotografica, funzionale dell’arto e nella compilazione dell’indice di disabilità di Ricci.
Una volta decisa la presa in carico del paziente, si procede all’apertura del progetto riabilitativo contenente il programma personalizzato.
M.Cestari, E.Conti, M.Bordoni, L.Famoso
Centro Pianeta Linfedema - Terni
L’età è una costruzione sociale riconosciuta e condivisa che va a connotare il corso della vita e “gestisce” collettivamente i destini individuali.
Con questa premessa definiamo età presenile quella compresa tra 45 e 65 anni, la senescenza graduale quella compresa tra 65 e 75 anni e l’età senile tra 75 e 90 anni, anche se si dovrebbe parlare non di età anagrafica, ma funzionale indice bilanciato delle capacità biologiche, psicologiche e socio-culturali.
Leggi tutto: Il rapporto con il malato in età presenile e senile