TIPOLOGIA DI LAVORO:

 Ricerca clinica
 Ricerca di base
 Studio multicentrico
 Revisione sistematica/meta-analisi
 Caso clinico o note di tecnica

 INTRODUZIONE/SCOPO DELLO STUDIO
La diagnosi di lipedema è basata sulla valutazione clinica, ma l’esame strumentale ecografico ad alta risoluzione, non invasivo, ripetibile ed affidabile, anche se operatore dipendente, risulta utile nello studio tissutale sopra-fasciale utilizzando apparecchiature ad alta tecnologia. Una evoluzione dell’ecografia standard è l’imaging tridimensionale (3D) di alta qualità che avendo una visione su tre piani dello spazio, risulta interessante nello studio strutturale tissutale anche per la possibile elaborazione dell’immagine con adeguato software.

MATERIALE E METODI
Per lo studio tissutale, che comprende il complesso epidermide-derma e il tessuto sottocutaneo, si sono utilizzate sia l’ecografia standard (sonda lineare 10 MHz) che l’ecografia tri-dimensionale (sonda lineare 17 Mhz) al fine di valutare la differenza tra le due metodiche negli stessi punti markers di applicazione.

TIPOLOGIA DI LAVORO:

 Ricerca clinica
 Ricerca di base
 Studio multicentrico
 Revisione sistematica/meta-analisi
 Caso clinico o note di tecnica

 INTRODUZIONE/SCOPO DELLO STUDIO
Il follow-up post-chirurgico sia per il linfedema che per il lipedema, è sempre necessario al fine di analizzare il risultato raggiunto e valutare il management personalizzato più adeguato.

MATERIALE E METODI
Il follow-up post-chirurgia linfologica, attraverso la valutazione clinica e l’esame ecografico ad alta risoluzione, verificando il risultato della chirurgia, guida nella scelta del percorso terapeutico personalizzato più adeguato che può includere una eventuale nuova strategia terapeutica di tipo conservativo, così come l’apprendimento, se non precedentemente effettuato, del self-management attraverso l’educazione terapeutica e la prescrizione-collaudo dell’indumento elastico, rivalutato rispetto al precedente indossato, sia per le misure che per la classe di compressione.
Per quanto riguarda il lipedema, nell’immediato post-chirurgico si rendono necessari il drenaggio dei tessuti connettivali e l’utilizzo della guaina compressiva prescritta dal chirurgo; successivamente per un periodo di tempo variabile che dipende dalla valutazione clinico-ecografica, si prosegue con il linfodrenaggio manuale e il bendaggio compressivo, per poi passare all’indumento elastico rivalutato, anche in questo caso, sia per le misure che per la classe di compressione, rispetto al precedente se indossato.


Come valuta il linfologo il caso clinico che si presenta alla sua attenzione?
Ovviamente attraverso una attenta valutazione clinica basata sull’anamnesi e sull’esame obiettivo.
Con l’anamnesi si indaga sulla familiarità, su eventuali traumi recenti o pregressi , su precedenti processi flogistici, sugli esiti di intervento chirurgico e/o di radioterapia, sulla terapia farmacologica in atto, ma anche sull’epoca, la modalità e la sede di insorgenza, le possibili complicazioni avvenute ed il risultato derivante da eventuali trattamenti specifici effettuati.
Attraverso l’esame obiettivo sia generale, per escludere l’origine sistemica dell’edema, che locale basato sulla semeiologia linfologia classica, si possono apprezzare le caratteristiche fisico-semeiologiche del linfedema ponendo la diagnosi differenziale con altre patologie edemigene.
Necessaria anche la valutazione della dimensione funzionale del paziente, così come lo stato psicologico, la qualità della vita percepita, i bisogni ed il contesto ambientale dove è inserito unitamente alla sua condizione socio-economica-culturale.
La valutazione clinica è dunque non sostituibile, ma può essere necessaria l’integrazione con la diagnostica sia di immagini (la Linfoscintigrafia per lo studio anatomo-funzionale del sistema linfatico, l’Ecocolordoppler nel sospetto di co-interessamento venoso ed arterioso, l’Ecografia ad alta risoluzione per esaminare le caratteristiche tissutali, ecc.) che di laboratorio (es. il test genetico nell’ambito del linfedema primario).
La valutazione clinica, con una ampia visione olistica del paziente, associata alla diagnostica strumentale, quando ritenuta necessaria dal linfologo, unitamente al funzionamento della persona e alle risorse disponibili, è alla base della decisione di presa in carico globale del paziente, con l’apertura di un progetto riabilitativo che contenga un programma sempre personalizzato espressione della strategia terapeutica-educativa progettata all’interno del team work.

L’aumento della popolazione anziana induce sempre più frequentemente il linfologo a confrontarsi con il paziente geriatrico affetto da edema (arti inferiori o superiori, genitali) con frequente presenza di comorbilità, con quale è necessario avere un corretto approccio.
Prima considerazione da fare: in quale età rientra il paziente geriatrico?
La senescenza progressiva viene considerata tra i 65 e75 anni e l’età senile tra i 75 e 90 anni, ma più che età anagrafica è importante prendere in considerazione il concetto di età funzionale cioè quell’equilibrata sintesi di abilità biologica-psicologica-socio/culturale del paziente.
L’edema nel paziente geriatrico richiede sempre un’attenta valutazione clinica per capirne le differenti cause, in modo da applicare un management adeguato al fine di risolverlo evitando complicanze generali e locali.
Durante la valutazione clinica è necessario effettuare una attenta anamnesi ed un esame obiettivo generale e locale, valutare gli esami di laboratorio recenti e considerare la terapia farmacologica effettuata nella considerazione che alcuni farmaci sono edemigeni.
Il clinico deve sempre considerare che l’edema presentato può essere causato da malattie sistemiche (come insufficienza cardiaca, epatopatia, insufficienza renale, ipotiroidismo, obesità) o da condizioni locali (ipertensione venosa, linfedema primario o secondario, cancro avanzato, edema da disuso per problemi neurologici, inattività o debolezza muscolare) che possono coesistere.
Attraverso l’esame obiettivo si devono ricercare segni di eventuale coinvolgimento venoso o arterioso che, quando presenti, inducono ad una valutazione strumentale (Ecocolor-doppler) per meglio determinare il management dell’edema.
Durante l’approccio al paziente geriatrico è inoltre fondamentale anche la valutazione della dimensione funzionale (difficoltà ed abilità residue), la presenza di disturbi neurodegenerativi, lo stato psicologico così come la condizione familiare-socio-economica.
L’approccio clinico nel paziente geriatrico è sicuramente complesso e molto spesso è necessario un team work allargato multidisciplinare e multiprofessionale con inclusione del medico di medicina generale e, se prevista, del caregiver.
Necessaria inoltre una visione olistica al fine dell’attuazione di un programma riabilitativo personalizzato che comprenda una strategia mirata al fine di migliorare la qualità della vita del paziente geriatrico.


CHRONIC OEDEMA IN THE ELDERLY
MARINA CESTARI

Aims
Chronic oedema in the elderly may require a clinician’s skill to identify the persistent swelling (limbs, trunk, genitalia, head, neck) that has been present for more than 3 months, and to understand the different causes in order to apply the proper management with patient compliance and/or eventual caregiver’s collaboration.

Description
In the clinical assessment of chronic oedema in the elderly, a patients’s medical history, a general and local physical examination, the laboratory evaluation is required, and the ongoing drug therapy because some drugs may cause oedema.
The clinician has to consider that the swelling may be caused by coexisting or non-systemic diseases including heart failure, hepatic cirrhosis, kidney insufficiency, hypothyroidism, obesity as well as local conditions such as venous hypertension, primary/secondary lymphoedema, advanced cancer, dependency oedema (neurological problems, inactivity/muscle weakness, respiratory insufficiency).
During the physical examination signs of venous and arterial involvement may be investigated, and when present, they lead to a diagnostic instrumental evaluation to better determine the management.

Outcome
Careful clinical assessment is fundamental in order to identify chronic oedema in the elderly as well as the causes, due to often coexisting diseases, in order to schedule a prompt appropriate management, and to avoid local complications.

Evaluation of impact

Studi

Pubblicazioni

Abstract