M.CESTARI CENTRO STUDI PIANETA LINFEDEMA - TERNI www.pianetalinfedema.com
Nel III stadio tardivo si sviluppa il lipo-linfedema evidenziato anche dall’esame linfoscintigrafico che evidenzia un rallentato flusso del radiotracciante e comparsa del dermal back-flow, in presenza di normalità linfonodale regionale.
La diagnosi è clinica, ma troppo spesso tardiva e spesso il lipedema è confuso con altre patologie come:
-il linfedema, primario o secondario, che interessa entrambi i sessi, unilaterale o bilaterale asimmetrico (dipende dalla causa), con pitting presente prima della progressione ed insorgenza di fibrosi tissutale, e con usuale presenza del segno di Stemmer;
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Introduction
Lipoedema is a disproportionate, symmetrical fatty swelling on the legs of unknown etiology with pain, orthostatic oedema, frequent haematomas associated, and sometimes involving arms. It affects women above all and brings a reduction in quality of life as well as psychological problems. The diagnosis is clinical, but in this study the author decided to request lymphoscintigraphy to analyze the morphological-functional features of the lymphatic system.
Methods
59 patients affected by lipoedema of the lower limbs were evaluated through a clinical examination which led to differential diagnosis versus obesity and lymphedema, as well as to 3 clinical stages. Lymphoscintigraphy was required in all patients.
Il linfedema è una patologia cronica, con andamento evolutivo, e disabilitante, che richiede un team riabilitativo, con specifica preparazione linfologica, che prende in carico il paziente in modo globale ed apre un progetto riabilitativo che include un programma terapeutico personalizzato.
L’apertura di un progetto riabilitativo viene preceduta, all’interno di un team riabilitativo multidisciplinare, dalla valutazione clinica (anamnesi generale, oncologica, sociale, modalità ed insorgenza dell’edema, esame obiettivo), dalla misurazione centimetrico-volumetrica degli arti a confronto, calcolo dell’BMI, dallo staging clinico, dalla valutazione posturale e articolare-muscolare degli arti, ma anche dalla valutazione dello stato psicologico, della qualità della vita percepita e dei bisogni del paziente.
Come valuta il linfologo il caso clinico che si presenta alla sua attenzione?Ovviamente attraverso una attenta valutazione clinica basata sull’anamnesi e sull’esame obiettivo.
Con l’anamnesi si indaga sulla familiarità, su eventuali traumi recenti o pregressi , su precedenti processi flogistici, sugli esiti di intervento chirurgico e/o di radioterapia, sulla terapia farmacologica in atto, ma anche sull’epoca, la modalità e la sede di insorgenza, le possibili complicazioni avvenute ed il risultato derivante da eventuali trattamenti specifici effettuati.
Venous thoracic outlet syndrome (vTOS) is a unilateral (rarely bilateral) form of thoracic outlet syndrome (approximately 4%), due to an extrinsic compression of the subclavian vein which can be divided into thrombotic and non thrombotic clinical entities.
In this study, the author underlines the usefulness of Echo-Color-Doppler diagnostic to evidence an intermittent subclavian vein compression, without intraluminal thrombus, in patients who had undergone breast surgery, with axillary lymphadenectomy, who refer homolateral positional heaviness onset, fatigue, turgidity of the dorsal veins of the hand and cyanosis during the elevation of the homolateral arm (venous claudicatio) while performing work activities that can be resolved by resting the limb.
In this study, the subclavian venous obstacle discharge was due to impaired posture and predisposing morphotype (weak muscular support of the shoulder girdle): it was completely resolved through personalised physical therapy programme, in order to take pressure off the vein in the thoracic outlet, with complete disappearance of symptoms and consequent improvement in the performance of work activities and quality of life.
Furthermore, the resolution of non thrombotic venous thoracic outlet, through physical therapy, avoids the possibility of deep vein thrombosis onset due to the intermittent narrowing of the subclavian vein.