Marina Cestari
U.O.Riabilitazione Territoriale UslUmbria2 - Terni
Centro Pianeta Linfedema - Terni
Il Lipedema colpisce quasi esclusivamente il sesso femminile con una incidenza compresa tra l’11%-18% con insorgenza durante la pubertà, la gravidanza o la menopausa.
Il lipedema è frequentemente confuso con il linfedema e spesso le pazienti sono stigmatizzate come semplici obese con un impatto psicologico molto importante.
Quale è la genesi del linfedema? Assolutamente incerta.
Esiste un background genetico con un’alta incidenza familiare (16-64%) e si parla di ereditarietà autosomico dominante limitata al sesso, con presenza di una componente ormonale, ma si ipotizza anche un difetto della cellula adiposa, un disordine nel metabolismo endogeno ed un disordine alimentare.
Dal punto di vista fisiopatologico è presente una microangiopatia del tessuto adiposo, che giustifica l’aumentata permeabilità capillare, con accumulo fluido-proteico interstiziale e dilatazione del sistema pre-linfatico, e la fragilità vascolare.
Presente anche una riduzione dell’elasticità cutanea con assenza del riflesso veno-arteriolare.
Nella valutazione morfologica del tessuto adiposo alcuni studi hanno evidenziato una massiva adipogenesi con concomitante ipossia, risultate in necrosi e reclutamento di macrofagi, e contemporanea proliferazione di cellule staminali a derivazione adiposa.
Per quanto riguarda il sistema linfatico diversi studi hanno evidenziato la presenza di microaneurismi dei capillari linfatici e nei setti, la riduzione del trasporto linfatico e la presenza di alterazioni morfologiche dei collettori linfatici con alterata motricità dei linfangioni. L’esame linfoscintigrafico, in uno studio personale, ha evidenziato l’assenza di alterazioni linfonodali in ogni stadio, l’assenza di correlazione con l’BMI e la significativa presenza di alterazioni (rallentamento e/o tortuosità, ectasia, dermal-back flow) in tutti gli stadi clinici con frequente asimmetria in contrasto con l’asimmetria clinica.
La diagnosi è clinica e si basa sulla distribuzione simmetrica del grasso, l’edema ortostatico nella seconda parte della giornata, l’assenza di interessamento del piede e del segno di Stemmer, il senso di tensione con ipersensibilità alla palpazione, la presenza di ecchimosi spontanee o per lieve traumatismo, l’alterato appoggio plantare ed i problemi ortopedici nella fase avanzata.
Il lipedema si presenta in tre stadi clinici (classificazione sec. Schmeller):
-I stadio con normale superficie cutanea in presenza di piccoli noduli nella struttura del tessuto adiposo,
-II stadio con superficie cutanea irregolare e struttura nodulare di maggiori dimensioni del tessuto adiposo,
-III con deformazione lobulare secondaria a forte aumento del tessuto grasso.
Per quanto riguarda la presentazione del lipedema si distinguono cinque tipi (sec. Schingale):
-nel tipo I il tessuto adiposo è aumentato nel gluteo e nella coscia,
-nel tipo II il lipedema si estende al ginocchio,
-nel tipo III si estende alla caviglia,
-nel tipo IV è presente l’interessamento degli arti superiori ed inferiori
-nel tipo V si parla di lipo-linfedema
La terapia del lipedema include un corretto comportamento alimentare, l’attività fisica regolare, il trattamento fisioterapico, la terapia compressiva con tutore elastico, la terapia farmacologica specifica e l’eventuale liposuzione.